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L’accordo tra Toyota e Suzuki rafforza un’alleanza che diventa sempre più interessante. Le aziende del settore automobilistico giapponese nel corso del tempo stanno stringendo sempre più alleanze. La competitività di questo settore costringe le aziende a cooperare per non essere schiacciati da competitor sempre più innovativi e con grandi disponibilità monetarie.
Toyota e Suzuki hanno stretto un accordo secondo cui:
- Toyota si impegna ad acquisire 24 milioni di azioni di Suzuki, cioè il 4,9% di Suzuki;
- Suzuki rileverà 48 miliardi di yen di azioni Toyota, direttamente dal mercato.
Accordo tra Toyota e Suzuki: perché?
Toyota è uno dei più grandi colossi mondiali nell’ambito automobilistico e non solo. E’ una delle più grandi aziende innovatrici al mondo. In Toyota per la prima volta venne applicato il sistema JIT, Just in Time, che ha rivoluzionato l’industria mondiale.
Suzuki invece è l’azienda che è riuscita a portare nel mondo automobilistico modelli compatti ed economici, alla portata di tutti.
Sono due aziende che hanno fatto dell’innovazione il loro punto di forza.
Suzuki nel 2016 stava per stringere un accordo di collaborazione con Volkswagen, tuttavia questo non andò mai in porto.
L’avvicinamento successivo con il colosso nipponico, Toyota, avvenne quasi in automatico. Il primo accordo di minor portata e le prime prove di intese sono avvenute nel 2016 e nel 2017. L’obiettivo era quello di investire in temi come la sicurezza, information technology e sostenibilità ambientale.
La collaborazione ha portato ottimi risultati perché per la prima volta i produttori si trovano ad affrontare nuove sfide come mai avvenuto prima. Questo accordo porterà le due aziende ad investire nell’ambito della ricerca e dell’innovazione in progetti come quello della guida autonoma.
Toyota aveva già progettato autoveicoli con guida autonoma molto innovativi.
Accordi per resistere alla concorrenza
Questo non è il primo accordo stretto da parte di Toyota nel corso del tempo. Nel mercato giapponese diverse aziende si sono accodate al colosso automobilistico. Fanno parte del mondo Toyota altri produttori come Daihatsu e Hino, inoltre ha quote anche di Subaru e Mazda.
Nissan che controlla Mitsubishi non naviga in buone acque e dopo l’accordo saltato di Renault (partner) con FCA, potrebbe optare nella ricerca di un’alleanza con Toyota. I movimenti sul mercato giapponese sono continui e lo scenario quindi potrebbe ancora cambiare.
Per ora l’unica azienda che sembra al di fuori di qualsiasi alleanza nel mercato giapponese è Honda.
Perchè fare alleanze?
Il mercato automobilistico presenta forti barriere all’entrata, derivanti da diversi fattori:
- Case automobilistiche storiche appartenenti a poche famiglie;
- Necessità di ingenti quantità economiche per accedere al mercato;
- Accordi già solidi con i fornitori (Bridgestone, Michelin, Good Year);
- Clienti fidelizzati;
Nonostante queste barriere all’entrata la tecnologia potrebbe essere una disruptive innovation che potrebbe scardinare la solidità di queste aziende che operano in questo mercato da sempre. L’ambito della guida automatica sta spingendo molte aziende che non hanno mai investito in questo comparto a provare a fare qualcosa di innovativo. Google una delle più grandi aziende al mondo che non ha mai operato nel mondo automobilistico sta cercando di creare una macchina con guida automatica.
La tecnologia rischia di sostituire l’impero di queste grandi aziende costruite nel tempo, ecco perchè sempre più spesso queste ricorrono ad accordi per innovarsi e difendere il loro vantaggio competitivo.