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Negli ultimi giorni si è molto dibattuto sulla proposta del Movimento 5 stelle di un salario minimo fissato ad un valore pari a 9 euro lordi l’ora in Italia.
In Italia come in molti altri paesi i lavoratori spesso sono sottopagati. In questo modo si sviluppa un mercato che è basato su una “guerra tra poveri”, dove chi accetta il salario minore trova lavoro, viceversa no.
Questa situazione estremizzata in alcune zone di Italia ha fatto sì che ci fosse un intervento da parte del governo per porre rimedio ad essa. In alcune zone d’Italia c’è poco lavoro come nel sud Italia mentre in alcune città del nord come Milano, per i giovani è più facile accedere al mondo del lavoro. Capita, però, spesso che le piccole e medie imprese nei confronti dei giovani offrono degli stipendi molto bassi, inferiori alla media europea. I giovani per accettare un lavoro e sviluppare esperienza accettano anche condizioni di lavoro sotto il livello minimo (che ancora non esiste in Italia).
Situazione Europea, salario minimo
In Europa su 28 Paesi Europei, 22 hanno previsto il salario minimo. Quindi solo 6 tra i Paesi Europei non hanno previsto il salario minimo, tra questi: Italia, Danimarca, Finlandia, Cipro, Austria, Svezia. Tuttavia il livello di salario minimo varia di nazione in nazione. In genere nei paesi dell’est Europa il livello di salario minimo è molto inferiore rispetto agli altri.
In altri paesi il livello salariale minimo è molto più elevato come in Inghilterra, Germania, Francia, Paesi Bassi, Belgio. In questi paesi il salario minimo ammonta mediamente a 1.500 euro mensili.
Come si dovrebbe procedere in Italia?
Salario minimo fissato a 9 euro in Italia
Il 12 luglio 2018 la senatrice Nunzia Catalfo del Movimento 5 Stelle ha presentato un disegno di legge chiamato “Disposizioni per l’istituzione del salario minimo orario”. Tuttavia tutt’oggi questo disegno di legge è ancora sotto esame.
Il Viceministro Di Maio, leader del partito, ha dichiarato più volte la volontà di applicare un salario minimo in Italia come avviene in molti altri Paesi.
La proposta del Movimento 5 Stelle prevede che in Italia ci sia un salario minimo pari ad un ammontare di 9 euro lordi l’ora.
Molti lavoratori si sono mostrati favorevoli all’introduzione di un salario minimo. Di Maio ha avuto l’appoggio anche da Paesi come la Germania e la Francia nell’applicazione del salario minimo. Macron il premier Francese addirittura vorrebbe istituire un salario minimo uguale in tutta Europa ma questo almeno per ora è una cosa che non è fattibile, perchè la differenza salariale è troppo ampia.
La situazione italiana però è particolare perchè ci sono moltissimi lavoratori che percepiscono cifre inferiori al salario minimo previsto dal M5S. Ad esempio le percentuali indicate qui sotto indicano il numero di lavoratori che percepisce una cifra inferiore a quella del salario minimo:
- Apprendisti: 59,5%
- Sotto i 29 anni: 32,6%
- Operai: 26,2%
- Altri servizi: 61,6%
Controversie salario minimo
Il salario minimo è sicuramente una misura positiva, tuttavia ci sono diverse controversie. Molte imprese sono contrarie almeno in questo momento a questa misura. L’italia è un paese composto da piccole imprese che molte volte non possono permettersi di pagare uno stipendio pari ad un ammontare previsto da questo disegno di legge.
Questa manovra potrebbe diventare anche una corda che stringe sempre di più e limita la libertà delle imprese.
Le critiche più insistente sono derivate da una fascia di piccoli e medi imprenditori che richiedono allo Stato prima di procedere in questa direzione una misura che possa agevolare la pressione fiscale sull’attività di impresa. Questi in caso contrario potrebbero diventare dei costi insostenibili per alcuni imprenditori che non assumerebbero personale.
Alcuni ritengono che un mezzo di agevolazione fiscale possa essere la Flat Tax. L’Italia introdurrebbe questo disegno di legge entrando a gamba tesa nell’andamento dell’economia italiana, senza aver fatto alcun periodo di testing.