Indice dei Contenuti
Cosa sono gli ETF?
Gli Exchange Traded Funds, o ETF, noti in italiano anche come fondi negoziati in borsa, sono fondi d’investimento a gestione passiva. Negli ultimi hanno raggiunto una grandissima popolarità. Vediamo più da vicino perché rappresentano uno strumento finanziario innovativo di grande successo.
La storia degli ETF
Lo strumento finanziario degli ETF trova origine in studi accademici del 1973. Si stavano sviluppando fondi comune di investimento indicizzati, all’epoca destinati a investitori istituzionali. La struttura dei fondi comuni di investimento indicizzati si dimostra particolarmente complessa e molto dispendiosa se vi partecipavano più investitori. Si arriva quindi a concepire gli EFT come fondi comuni gestiti passivamente. A partire dagli anni Novanta sono stati utilizzati come strumento finanziario derivato per dare accesso passivo agli indici di borsa anche agli investitori individuali. Sono stati introdotti nel nostro paese a settembre del 2002, ammessi alla contrattazione di borsa del segmento MTF (Mercato tematico dei fondi).
Come funzionano gli ETF?
L’acquisto di un ETF corrisponde all’acquisto di un paniere di titoli. Come avviene per tutti i fondi, investendo in un fondo si mette il proprio risparmio insieme a quello degli altri investitori e sarà poi il gestore del fondo ad acquisire con questo denaro gli strumenti d’investimento. La peculiarità degli ETF sta nel fatto che sono fondi che adottano strategie passive. Gli ETF replicano gli andamenti di determinati indici di borsa o il prezzo di determinate asset class. Per esempio, l’EFT sul prezzo dell’oro replica tutte le variazioni del prezzo dell’oro. L’ETF sul FTSE Mib avrà lo stesso risultato giornaliero del suddetto indice.
I gestori di un ETF comprato quote di titoli degli indici di riferimento (benchmark) sempre in quantità proporzionali rispetto a tutte le risorse a disposizione. Questo serve a far sì che il valore dell’investimento sia lo stesso dell’indice replicato.
In questo modo, quando si decide di acquistare un ETF si è già a conoscenza del tipo di investimento che sarà fatto, nel dettaglio si sa già in che tipo di prodotti verranno investiti i propri risparmi. La differenza principale degli ETF con i fondi attivi corrisponde proprio nel fatto che, mentre nei fondi attivi i gestori hanno molta discrezionalità nell’acquisto dei titoli, con gli ETF questi restano fissi. Il rendimento non è generato dall’abilità del gestore, ma dall’andamento degli indici che sono stati scelti. Seguendo gli indici, e avvalendosi delle più sofisticate tecnologie di tecnofinanza, gli ETF permettono all’investitore di esporsi sul mercato, mitigando parzialmente i rischi dell’investimento.
Perché investire in ETF
Gli ETF sono uno strumento poco costoso e anche molto pratico. Hanno guadagnato molta popolarità negli ultimi anni proprio per queste caratteristiche. Sulla borsa di Milano sono quotati circa 1.000 ETF. Gli ETF sono quotati in borsa e le loro quote possono essere vendute e acquistate in qualsiasi momento, esattamente come dei convenzionali titoli azionari o delle obbligazioni. Questo li differenzia molto dalla maggioranza dei fondi comuni attivi. Offrono molta flessibilità, ma anche tutte le garanzie di un mercato regolamentato.
Investire in ETF consente di:
- Diversificare
La diversificazione è fondamentale in finanza se si vuole ridurre il rischio dei propri investimenti. Ottenere un portafoglio diversificato fino a non molto tempo fa però era molto complesso e oneroso perché comportava l’acquisto di diversi titoli. Grazie agli ETF, oggi, con un solo strumento si può diversificare in modo semplice e poco dispendioso.
- Ridurre i costi di gestione dell’investimento
La struttura degli ETF permette di ottimizzare le operazioni di compravendita, abbassando quindi i costi generali di gestione.
Diversi analisti fanno notare che che le strategie passive sono avvantaggiate nelle fasi positive del mercato, ma lo stesso non può dirsi nelle fasi più critiche di capovolgimento. Secondo altri poi, la crescente diffusione degli ETF porterebbe instabilità finanziaria sui mercati, tendendo ad appiattire le differenze che servono a riconoscere il merito. Nel complesso sono però uno strumento molto interessante, ideale soprattutto per chi vuole investire con una certa cautela.
Photo Credits:
Marco Verch Professional Photographer per flickr