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Rumors: Atlantia e Societe Generale, l’incertezza del mercato in due società che stanno cambiando molto.
Il governo è incerto sulla revoca o meno della concessione Autostrade per l’Italia (Aspi) controllata da Atlantia. Atlantia è la società della famiglia Benetton che da diversi anni gestisce Autostrade per l’Italia. Dopo il crollo del ponte Morandi il 14 Agosto 2018, che ha causato 43 morti una parte del governo, M5S, ha proposto la revoca di questa concessione.
Rumors: Atlantia
Ieri si è tenuto l’ennesimo incontro di governo tra il Premier Conte e i ministri Salvini, Di Maio e il ministro dei trasporti Toninelli. E’ arrivata ancora una volta la proposta da parte dei ministri del M5S di revocare la concessione ad Atlantia. Il ministro Salvini, però, non si è mai esposto a favore della rimozione della revoca. Questo causa una maggiore situazione d’incertezza. La situazione diventa ancora più complessa nel momento in cui il ministro Salvini cita la holding dei Benetton come possibile “salvatrice” della compagnia Alitalia che versa in una situazione critica.
Se il governo dovesse realmente decidere di revocare la concessione ad Aspi dovrebbe pagare un indennizzo dello stesso ammontare degli asset della società che corrispondono a circa 24 miliardi di euro!
Ovviamente, lo Stato non può permettersi di andare a pagare una cifra così elevata per revocare una concessione. Tuttavia le dichiarazioni del ministro Di Maio sono state forti: “Lo abbiamo sempre detto: chi ha sbagliato deve pagare. E, ve lo assicuro, pagherà. Il mio abbraccio alle famiglie delle vittime del Ponte Morandi. Lo Stato è con voi!”
Il titolo è tra i peggiori di Piazza Affari perchè ha avuto un ribasso del 2,95% a 23,06€, ha toccato anche per un momento il suo picco più basso, al di sotto dei 23€ quindi 22,85€.
Gli sviluppi di questa situazione intricata si rifletteranno sull’andamento del titolo
Rumors: Societe Generale
Societe Generale vorrebbe ridurre i costi di oltre 500 milioni nella sua banca di finanziamento ed investimento entro il 2020. Questa riduzione dei costi potrebbe avvenire attraverso una riduzione del personale. In un documento citato da Le Figaro la soppressione riguarderebbe più di 1500 posti di lavoro nell’aria della banca di finanziamento e investimento. La maggior parte dei posti soppressi dovrebbero essere in Francia, infatti circa 700 su 1500.
Nonostante queste notizie che riguardano una strategia di ridimensionamento di una delle più grandi banche al mondo, il titolo sembra non risentirne per ora, infatti è in crescita del 2.19%.
Nei prossimi giorni la situazione potrebbe diventare più incerta.