Scivolo pensioni 5 anni
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Riforma pensioni: scivolo di 5 anni

Decreto crescita: pensione anticipata, requisiti, vantaggi

Nel decreto crescita è stata inserita una norma che riguarda la riforma pensioni; questa norma prevede uno scivolo di 5 anni per chi rispetta determinati requisiti.

L’età in cui si può ottenere la pensione dopo la riforma Fornero è 67 anni, insieme a 20 anni di contributi. Con il corso del tempo l’età in cui si potrà andare in pensione tenderà ad aumentare.Infatti, si vanno a prendere in considerazione diversi fattori per valutare l’età adatta in cui un cittadino potrà andare in pensione:

  • Stile di vita della popolazione;
  • Età media popolazione;
  • Anni di lavoro.

Situazione Italiana riforma pensioni

Il governo giallo-verde però fin dal primo momento ha cercato di porre rimedio a questa situazione e venire incontro a tutti coloro che hanno versato per molti anni i contributi, per un pensionamento anticipato. Il successo del governo deriva anche in gran parte da queste promesse nei confronti dei lavoratori. La situazione demografica Italiana, tuttavia, pone delle problematiche sulle riforme che il nuovo governo vuole attuare. Il 32% della popolazione è composto da pensionati. Il tasso di crescita della popolazione annuo è pari al 0,1%. Si prevede che nei prossimi anni il numero di pensionati aumenterà rispetto al totale della popolazione.

Queste misure, se non avverrà un’inversione di questa tendenza non saranno più applicabili. Quanto sono sostenibili queste manovre finanziarie?

Riforma pensioni: Quota 100 e scivolo di 5 anni

Il governo giallo – verde ha introdotto immediatamente dopo pochi mesi la famosa riforma quota 100. Quota 100 è una riforma che prevede il pensionamento anticipato per tutti coloro che hanno maturato almeno 38 anni di contributi con un’età anagrafica di almeno 62 anni. Questo significa che anche nel momento in cui si sono maturati 38 anni di contributi ma si ha un’età inferiore ai 62 anni non si potrà usufruire di Quota 100. Questa misura riguarda circa 400mila persone nei prossimi tre anni.

Il costo di Quota 100 è di circa 30 miliardi, questo calcolo deriva da:

  • Mancato incasso da parte delle casse dell’Inps dei versamenti dei lavoratori ;
  • Maggiori spese per le prestazioni anticipate;

Oltre a questa misura già attuata del governo e inserita nella Legge di Bilancio del 2019, nel decreto crescita è prevista una nuova misura che riguarda la riforma delle pensioni: lo “scivolo” di 5 anni.

Questa norma prevede che le imprese potranno anticipare di 5 anni il pensionamento dei propri dipendenti che rispettano determinate condizioni. Questa norma è utile soprattutto per quelle aziende che hanno bisogno di attuare un ricambio generazionale e quindi un riassetto organizzativo.

Attraverso lo scivolo pensionistico la norma è rivolta a tutti coloro “che si trovino a non più di 60 mesi dal conseguimento del diritto alla pensione di vecchiaia, che abbiano maturato il requisito minimo contributivo”. Questa misura è rivolta a tutte quelle aziende che hanno più di 1000 dipendenti. 

Dovranno inoltre stipulare un “contratto di espansione” con il Ministero del Lavoro e Organizzazioni sindacali, indicando:

  • Numero di lavoratori che possono usufruire dello scivolo;
  • Numero di unità da assumere;
  • Caratteristiche professionali delle unità da assumere;
  • Programmazione temporale assunzioni;
  • Durata dei contratti

Controversie Riforma Pensioni e Scivolo pensionistico

La Riforma Pensioni è un sistema controverso ed è stato criticato da molti. Queste riforme sono state fatte a “debito”, ciò significa che sono ulteriori spese da parte dello Stato. Il fine di queste spese da parte dello Stato è incentivare la spesa dei cittadini affinchè possa ripartire l’economia. Tuttavia, se il tasso di crescita del Pil sarà inferiore all’1,5% annuo, come già è avvenuto quest’anno, il sistema pensionistico Inps nei prossimi 15 anni rischierà di implodere.

 

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